martedì 27 dicembre 2016

RECENSIONE: IL GIOCO DELL'ANGELO - Carlos Ruiz Zafòn


IL GIOCO DELL'ANGELO

Carlos Ruiz Zafòn



Il gioco dell'angelo (Il cimitero dei libri dimenticati, #2)Editore: Mondadori
Pagine: 467
Prezzo: 12,50 €


Trama: nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martín cova un sogno: diventare uno scrittore. E quando riesce a pubblicare un racconto, il successo arriva. Ma da quel momento la sua vita comincerà per la prima volta a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta, esponendolo come mai prima di allora a imprevedibili azzardi e travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti, lungo le strade di una Barcellona sconosciuta e inquietante. Quando David si deciderà infine ad accettare l'offerta, fattagli da un misterioso editore, di scrivere un'opera tanto immane quanto rivoluzionaria, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria...


Con uno stile scintillante e grande sapienza narrativa, l'autore de L'ombra del vento torna a guidarci tra i misteri del Cimitero dei Libri Dimenticati, regalandoci una storia in cui l'inesausta passione per i libri, la potenza dell'amore e la forza dell'amicizia si intrecciano ancora una volta in un connubio irresistibile.


La mia opinione: con mia immensa gioia, prosegue il mio viaggio attraverso la saga de Il Cimitero dei Libri Dimenticati.

Dopo aver letto la storia di Daniel Sempere, ma non solo la sua, Zàfon ci porta indietro nel tempo nella Barcellona degli anni '20 per raccontarci di un altro personaggio che ha da subito catturato il mio cuore di lettrice.


Quando lo incontriamo per la prima volta, David Martìn è un ragazzino abbandonato dalla propria madre e che vive con un padre che, nonostante ce la metti tutta, è ormai sull'orlo del baratro.
Così il piccolo David trova rifugio dalla realtà nei libri e nelle loro mille storie che riescono a portarlo via da quell'appartamento fatiscente, e che gli permettono di sognare ancora un futuro da scrittore.
Il suo legame con quegli esseri di carta e inchiostro è così forte che neppure la reazione violenta del padre, quando capisce che il figlio passa le notti a leggere, potrà separarlo da loro. 

Grazie a questo suo amore per la lettura, il piccolo David fa conoscenza dei Sempere, padre e figlio, che lo accolgono nella loro libreria come se fosse di famiglia.
Il rapporto che s'instaura soprattutto con il "vecchio" Sempere  è un qualcosa di unico ed emozionante, ho amato vedere crescere la loro amicizia nel corso degli anni e ho sempre pensato che Sempere per David sia stato come un padre, soprattutto quando la figura paterna viene a mancare così presto.

Questo episodio non fa altro che costringere David a crescere ancora più in fretta di quanto non stesse già facendo, lo catapulta di forza nell'età adulta e lo costringe a rimboccarsi immediatamente le maniche.

É così che David inizia a piantare i semi della sua carriera da scrittore, prima come ragazzo tutto fare in una redazione giornalistica e poi come autore di una serie di racconti.

Ma anche questa illusione di tranquillità è destinata a sparire presto, perchè ancora una volta la vita riserva a David un colpo basso, e non sarà nemmeno l'ultimo.
Infatti, nemmeno la brillante carriera da scrittore è destinata a durare a lungo, ma è come se il destino stesse forgiando quel ragazzo per farlo diventare un uomo forte e capace di affrontare le più grandi sfide che ancora lo aspettano!

Così, dopo una serie di quelli che possono sembrare fallimenti, ha finalmente inizio la grande avventura di David Martìn!


Per tutta la vita avevo sentito che le pagine che lasciavo al mio passaggio erano parte di me. La gente normale mette al mondo dei figli; noi romanzieri dei libri. Siamo condannati a metterci la vita, anche se quasi mai ce ne sono grati. Siamo condannati a morire nelle loro pagine a volte perfino a lasciare che siano loro a toglierci la vita.


Ho amato molto il suo personaggio, trovo che sia la perfetta rappresentazione dello scrittore dannato e la sua evoluzione come personaggio è stata incredibilmente complessa.
La sua storia è incredibile, e certo non allegra, ma ha un fascino che spinge il lettore a volerlo conoscere sempre di più, a scoprire cos'altro potrà capitarli adesso, perchè come può un personaggio essere il protagonista di così tante vicende incredibili?
Non si può ignorare il carisma di David, il che fa sì che il lettore sia sempre più attratto da lui, come una falena dalle fonti di luce.

Ho trovato questo romanzo molto diverso dal precedente, è una storia più cupa, cruda e brutale, ancora più ammantata di mistero e ricca di intrighi e inquietudine!

Non vi negherò che si stata un gioia inaspettata ritrovare dei Sempere, ancor più quando, facendo due calcoli, ho capito che mi trovavo dinanzi al nonno e al padre di Daniel! Che cosa magnifica poter scoprire qualcosa di più sulla loro storia.

Un altro personaggio che ho amato molto è Isabella! É una ragazza che sa cosa vuole dalla vita ed è disposta a fare sacrifici per raggiungere i suoi obiettivi, non abbattendosi mai ma rialzandosi ogni volta più testarda di prima. Impossibile resistere alla sua allegria e al suo umorismo, tant'è che anche David dovrà prima o poi arrendersi!

Non mancano personaggi misteriosi e dall'identità ambigua, così come questo libro non pecca per quanto riguarda l'azione. Ce n'è tanta e riesce bene nell'intento di movimentare la narrazione e accrescere l'hype, contribuendo a rendere ancora più scorrevole di quanto non sia di natura lo stile narrativo dell'autore.

Quando ho iniziato la lettura, era certa che nulla avrebbe potuto eguagliare "L'Ombra del Vento", invece Zafòn ha saputo dare vita ad una storia molto diversa dalla prima ma caratterizzata ugualmente da personaggi carismatici, misteri e avventure che mi hanno tenuta con il fiato sospeso fino alla fine!



Il mio voto:





1 commento: