venerdì 29 luglio 2016

RECENSIONE: BANDA DI FRATELLI - Stephen E. Ambrose

BANDA DI FRATELLI

Stephen E. Ambrose



Editore: TEA
Pagine: 391
Prezzo: 13,00€

Trama: Banda di fratelli è la ricostruzione delle vicende militari dei 147 volontari che durante la seconda guerra mondiale, formarono la compagnia Easy, 506° reggimento fanteria paracadutista della celebre 101a divisione aviotrasportata dell'esercito americano. Nel corso dei 1095 giorni di storia della compagnia quei ragazzi divennero uomini, ma soprattutto nacque fra loro un legame destinato a durare per sempre: diventarono una banda di fratelli, pronti a dare la vita l'uno per l'altro. Stephen Ambrose ci racconta la loro storia eccezionale, trasportandoci al loro fianco nel vivo dell'azione, e restituendoci le paure, le emozioni e le gioie che provarono.





La mia opinione: un bel giorno stavo tranquillamente scorrendo i post sulla home di Facebook quando spunta fuori questo post che attira subito la mia attenzione: consigliava caldamente la visione di una certa serie tv, Band of Brothers. Incuriosita, inizio a reperire in giro informazioni al riguardo e mi ritrovo, nel giro di tre giorni, a guardare 600 minuti di serie tv. Sembravo una drogata. 
Però lo sapete, quando si tratta di storia e Seconda Guerra Mondiale proprio non so resistere.


Finita la serie tv ero disperata: come potevo andare avanti con la mia vita come se niente fosse? Senza più sentire e vedere cosa avevano fatto i ragazzi della Compagnia Easy? Come???

Esattamente a questo punto è venuto in mio aiuto il libro scritto da Stephen E. Ambrose e che, con mia grande disperazione, non sono riuscita a trovare in ebook in italiano, perchè l'ebook in italiano non esiste!!! Ora, TEA, quando pensi di porre rimedio a tutto ciò?
Ma non mi sono persa d'animo, quindi ho comprato l'ebook in inglese e al diavolo tutto!

Così sono finalmente riuscita a tuffarmi di nuovo nelle vicende della Compagnia Easy e, dopo aver guardato la serie tv, questa lettura è stata perfetta per conoscere in maniera più approfondita le storie degli uomini che ne hanno fatto parte.

E' stato assolutamente fantastico provare, attraverso le parole sia dell'autore che di quegli stessi uomini, tutte le esperienze da loro vissute. 

Partendo dall'addestramento a Toccoa, duro e faticoso soprattutto a causa di Sobel (che onestamente ho finito per disprezzare con tutto il cuore), passando per il lancio il giorno del D-Day in Normandia, vivendo insieme a loro le battaglie più difficili, come quella di Bastogne (che non riuscirò più a dimenticare per il resto della vita, solo sentire nominare quella città ora mi da i brividi), per poi arrivare al Nido dell'Aquila di Hitler, quando ormai c'era la consapevolezza di avercela fatta, di aver combattuto con quelli che si consideravano  fratelli e che il ritorno a casa era ormai vicino!

Un aspetto di questo libro che mi è particolarmente piaciuto è la sua impostazione: Ambrose avrebbe potuto raccontare la storia di questi uomini utilizzando solo la forma di romanzo corale, ma decide di andare oltre e, in quasi tutti i capitoli, approfondire la loro storia personale focalizzandosi su molti di loro, permettendoci di conoscerli a fondo. Ho amato particolarmente questa scelta perchè permette al lettore di affezionarsi ed entrare in contatto con ciascuno di loro.

Ovviamente su tutti spicca il Maggiore Richard Dick Winters, che non si può fare a meno di amare: il più ammirato e rispettato dagli uomini della compagnia e della divisione, non solo per la sua capacità di leadership nei momenti più difficili e cruciali, ma soprattutto perchè teneva tutti loro in grande considerazione e di loro si è sempre preso cura. Un altro tratto della sua personalità che mia ha colpita tantissimo è stata la sua grande umiltà, che molti avrebbero perso per strada, ma non Dick Winters.

Certo, in questo libro non mancano affatto descrizioni dei movimenti e delle azioni militari, però ho trovato anche quelle molto interessanti e molto ben scritte, se non ci fossero state a questo libro sarebbe mancato un pezzo importante!

E' estremamente difficile spiegare perchè un libro è entrato tanto nel cuore, spiegare tutte quelle emozioni che ti travolgono pagina dopo pagina, ma ho deciso comunque di provarci perchè magari alla fine sarò riuscita ad incuriosire qualcuno di voi che avrà così l'occasione di conoscere gli uomini straordinari della compagnia Easy, 506° reggimento fanteria paracadutista della 101a divisione aviotrasportata dell'esercito americano.

Tutto quello che hanno fatto è stato straordinario, anche se immagino che molti di loro negherebbero che sia così, e sono certa che porterò nel cuore le storie di ciascuno di loro, com'è giusto che sia.

"'Grandpa, were you a hero in the war?'

'No,' I answered, 'but I served in a company of heroes.” 


Sono abituata a leggere romanzi storici sulla Seconda Guerra mondiale, ma la maggior parte di loro riguarda persone non realmente esistite, mentre con questo libro mi è stato possibile conoscere storie di persone vere, di soldati che quella guerra l'hanno combattuta e che hanno avuto la possibilità di raccontarla ai posteri, di raccontarci cosa significa lanciarsi da un C-47 con la consapevolezza di poter essere colpiti ma ugualmente determinati a farlo

Ho provato attraverso le loro parole cosa abbia significato vivere per settimane in delle buche, circondati dalla neve, senza rifornimenti e uniformi adatte al clima, cosa abbia significato vedere morire i loro compagni, ma anche come sia stato straordinario fare parte della Compagnia Easy.

C'è un passaggio che mi ha particolarmente colpita, quando uno di loro dice che si sono arruolati volontari nei paracadutisti non per il supplemento al salario, ma perchè se dovevano andare in guerra volevano farlo al fianco degli uomini migliori e una delle cose più importanti sul campo di battaglia è sapere che chi ti sta accanto sarebbe pronto a morire per te. Ecco, credo che questo dica tutto sulla compagnia Easy.

"Men, it’s been a long war, it’s been a tough war. You’ve fought bravely, proudly for your country. You’re a special group. You’ve found in one another a bond, that exists only in combat, among brothers. You’ve shared foxholes, held each other in dire moments. You’ve seen death and suffered together. I’m proud to have served with each and every one of you. You all deserve long and happy lives in peace."




 Il mio voto:  (potendo gliene darei 10 di tazzine)




Se sono riuscita ad incuriosirvi, vi lascio i link al libro e al cofanetto della serie tv (che saranno presto nelle mie mani).








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