Generazione perduta. Testament of youth
Vera Brittain
Editore: Giunti
Pagine: 636
Prezzo: 16,00
Trama: nel 1914 Vera Brittain si affaccia alla giovinezza. È brillante e
anticonformista, decisa a cambiare un destino di moglie gentile e madre
paziente diventando una delle prime donne ammesse in un selettivo
college di Oxford. Con l'egocentrismo dei suoi vent'anni, inizialmente
Vera considera la grande guerra soprattutto una scomoda interruzione
delle proprie attività. Ma la portata degli eventi che stanno
travolgendo l'Europa diventa presto chiara: la devastazione non è solo
materiale, ma anche psicologica e spirituale. Lasciata Oxford, Vera
diventa infermiera volontaria e serve la patria a Londra, a Malta, in
Francia, mentre il fratello, il fidanzato, gli amici più cari perdono la
vita nelle trincee. Sopravvivere a tutto e tornare a un nuovo genere di
"normalità" non sarà facile. Dopo una risurrezione difficile ma
necessaria, divenuta scrittrice e giornalista, Vera raccoglie le sue
memorie in quest'opera incisiva e struggente, testamento ideale e
tributo alla sua generazione. Il libro è un classico della letteratura
inglese, perché attraverso la propria storia, vivida e sincera, Vera non
racconta soltanto la disillusione e il dolore, ma anche il cammino di
maturazione delle idee per le quali ha combattuto tutta la vita, armata
solo della sua penna: pacifismo e lotta per i diritti delle donne.
La mia opinione: ho comprato questo libro carica di entusiasmo e l'ho iniziato con impazienza, sicura che sarebbe riuscito a conquistarmi.
Be', ha fatto molto di più: mi ha coinvolta a tal punto nella storia di Vera Brittain da avermi completamente sconvolta!
Come descrivere questo "testamento" se non intenso? Sfido chiunque a leggere questo libro e rimanervi indiffernte.
Conoscevo già per sommi capi la storia di questa giornalisti, scrittrice e attivista inglese, il film uscito lo scorso anno la racconta in modo soddisfacente, tuttavia leggerla direttamente dalle sue parole è qualcosa che non può essere descritto in modo esaustivo.