venerdì 31 maggio 2013

Recensione: Shades of Life - Glinda Izabel

Shades of Life

Glinda Izabel


Editore: Fazi
Pagine: 149
Prezzo: 1,99 €

Trama: pensava che la morte fosse la fine — poi l’amore la riportò alla vita.

Juniper Lee potrebbe concedersi ogni lusso. Potrebbe viaggiare senza preoccuparsi di avere una destinazione, abbandonarsi a ogni sorta di eccesso senza temere ripercussioni.
Ma non c’è nessun bene materiale che possa distrarla dalla solitudine che la divora, perché Juniper è un spettro intrappolato in una dimensione dai contorni indefiniti. .
Il suo cuore non batte realmente, e tutto di lei - i suoi respiri, i suoi sorrisi, le lacrime che spesso le solcano le guance, sono solo l’eco di una vita ormai lontana.
Juniper è sola e non possiede alcun ricordo. L’unica memoria che sollecita la sua mente, sin da quando si è risvegliata nella sua nuova forma spettrale, è quella di un nome. Il suo. Unica eredità della ragazza che doveva essere stata un tempo. Eppure, nonostante sembri non esserci nulla a legarla al mondo dei vivi, Juniper non riesce a seguire il raggio di luce che potrebbe aprirle le porte dell’aldilà.

Quando alla sua porta si presenta Logan, attraente ragazzo dallo sguardo scintillante, tutto per lei si tinge di nuovi e abbaglianti colori. Logan è diverso dagli altri spettri, è come se in sé nascondesse qualcosa di unico, che l’attrae in modo irresistibile.
Qualcosa di inspiegabile avviene quando i due si toccano, come l’esplosione di una forza celestiale. E un ingranaggio si smuove nei recessi della mente di lei, facendole provare sensazioni mai conosciute prima. Sensazioni che profumano di ricordi sopiti e verità dimenticate. Sensazioni che potrebbero rispondere alla domanda che l’ha assillata sin dal giorno del suo risveglio: chi è davvero Juniper Lee?


La mia recensione: l'emozione che si prova nel leggere il libro di una persona cara, e di esprimere poi il proprio giudizio, è immensa, credetemi.

Quando lessi il primo capitolo di "Shades of life", in occasione del concorso indetto da Fazi, fui immediatamente sommersa dall'emozione, prima, e dalla curiosità, poi. La prima cosa che mi colpì quel giorno, e che ho trovato ancora più deliziosa ieri, fu lo stile dell'autrice: elgante, delicato e romantico, proprio come lei. E' come se ogni parola rispecchi a pieno ogni lato del carattere di Glinda, un aspetto che ho apprezzato tantissimo.
Dopo questa prima analisi dello stile, passiamo ora alla storia, quella di Juniper e Logan.

Juniper è un fantasma che passa le proprie giornate tra gli scaffali di una libreria, sfogliando e leggendo le perle della letteratura e, di tanto in tanto, osservando le persone che passano davanti alla finestra, cercando di immaginare quali siano le loro storie. La nuova non-vita della ragazza l'ha privata di ogni ricordo, lasciandola orfana anche di un passato del quale comincia a dubitare. Per fortuna non è del tutto sola, c'è Adelaide con lei, una fastidiosa e saccente vocina interiore, l'unica entità con la quale sia in grado di interagire.

La routine di Juniper, fatta di solitudine, viene tuttavia improvvisamente sconvolta da un paio di occhi blu e dei capelli corvini perennemente spettinati. Quanto tempo è passato dall'ultima volta in cui uno sguardo si è posato su di lei, consapevole della sua presenza? Decisamente troppo! Ecco perchè la prima reazione della nostra damigella è... cadere rovinosamente dalla panchina che stava usando per spiare il bellissimo sconosciuto. Quale sublime modo di conquistare un ragazzo, non trovate?

Tra Juniper e Logan vi è fin da subito una connessione molto forte, ogni cellula del loro corpo sembra attrarsi come i poli opposti di due calamite. Il fascino del ragazzo e il suo senso dell'umorismo non possono che attrarre e conquistare la nostra Juniper, finalmente piena di vita e speranze.
Il loro rapporto comincia a diventare sempre più intenso, nasce qualcosa di speciale, che appartiene solo a loro due e che niente e nessuno potrà mai sottrargli. Non importa quali saranno le complicazioni che giungeranno, le incomprensioni o le rivelazioni più shockanti, quell'amore sbocciato così improvvisamente e in modo travolgente non potrà mai appassire e morire. 

"Shades of life" è il racconto di come l'amore possa sopravvivere anche dopo la morte, perchè non basta che il cuore cessi di battere e i polmoni di funzionare per far sì che il sentimento più forte del mondo, quello che, come dice Dante, "move il sole e l'altre stelle", svanisca nel nulla.

Tutto, in questo libro, ha saputo conquistarmi, dai protagonisti, passando per l'ambientazione, fino all'ottima articolazione della trama. Glinda ha saputo stupirmi, conducendo la storia attraverso dei sentieri che non immaginavo sarebbero stati percorsi, facendo uso di uno stile la cui eleganza ha saputo arricchire il tutto, impreziosendolo.

L'unico rammarico è che l'autrice non abbia avuto abbastanza spazio per sviluppare ancor meglio la propria storia, perchè sono sicura che, con un centinaio di pagine in più, "Shades of life" sarebbe stato perfetto. In 150 pagine è risultato, in alcuni punti, un po' affrettato, tuttavia non credo che lo si sarebbe potuto evitare.

Spero con tutto il cuore che questa sia solo la prima di altre pubblicazioni che portano la firma di Glinda Izabel.

Per concludere, ci tengo a ringraziare Glinda di tutto cuore, perchè mi ha colta di sorpresa e fatta emozionare durante la lettura dei ringraziamenti. Grazie!


Il mio voto:








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