martedì 16 maggio 2017

REVIEW: A COURT OF WINGS AND RUIN - Sarah J. Maas


A COURT OF WINGS AND RUIN
Sarah J. Maas



Editore: Bloomsbury
Pagine: 699
Prezzo: 9,99 €


Trama: Feyre è tornata alla Spring Court, determinata a captare informazioni riguardo le manovre messe in atto da Tamlin e il Re invasore che minaccia di mettere in ginocchio Prythian. Ma per farlo deve giocare ad un gioco mortale fatto di inganni... e un solo errore potrebbe costare caro non solo a Feyre ma per tutto il suo mondo.
Mentre la guerra si avvicina, Feyre dovrà decidere di chi fidarsi tra gli abbaglianti e letali High Lord... e cercare alleati in posti inaspettati.









La mia opinione: ragazzi, riuscite a credere di essere finalmente qui per parlare di questo libro? Dopo  12 mesi che sembravano durare un'eternità, dopo la sofferenza del finale di "A Court of Mist and Fury", finalmente possiamo sapere cosa accadrà ai nostri amatissimi personaggi!

Inutile dirvi che, nelle ultime settimane che hanno preceduto la pubblicazione, aprire Tumblr equivaleva ad essere sommersi da una valanga di spoiler, questo perchè alcuni lettori erano riusciti ad avere il libro in anticipo... eh già, mentre io sto ancora aspettando di mettere le mani sulla mia copia cartacea, ma ormai le mie odissee per quanto riguarda gli acquisti online sono leggenda.

Ecco, sì, sto divagando, argh! Okay, concentriamoci...

Dunque, avevamo lasciato la nostra Feyre nelle mani di Tamlin, mentre Rhys, Azriel, Cassian, Mor, Amren, Nesta ed Elain erano costretti a battere in ritirata.
Il tradimento di Tamlin aveva provocato la trasformazione di Nesta ed Elain in High Fae, ridotto le ali di Cassian a brandelli, ferito gravemente Azriel e solo apparentemente infranto il legame tra Feyre e Rhys.

Quando si tratta di concludere un libro in maniera tragica la Maas fa le cose per bene.

Quello che ritroviamo in "A Court of Wings and Ruin" è un mondo sull'orlo della guerra, sia interna tra i Fae sia con un Re disposto a tutto pur di invadere e conquistare Prythian.
Feyre è solo una delle pedine, ma dalla Spring Court è determinata a fare tutto ciò in suo potere per aiutare le persone che ama. Questa nuova Feyre è manipolatrice, scaltra, sa esattamente cosa fare, cosa dire per distruggere dall'interno la Spring Court e devo dire che non ho potuto fare a meno di gongolare e sghignazzare per tutta la parte iniziale!
Noi magari ci saremmo limitati a radere tutto al suolo, ma Feyre sa che ciò che deve fare è più importante della vendetta personale.

Ma è solo quando Feyre fa ritorno alla Night Court che le cose si fanno davvero complicate, basta con i giochi mentali, è ora di fare sul serio e forgiare una nuova alleanza tra tutte le Court, perchè è l'unico modo per sconfiggere il Re e scongiurare la rovina per tutti i Fae ma anche per gli umani.

Questo libro è stato ancora una volta diverso dai precedenti, ricco di azione ed avvenimenti perchè è proprio con questo terzo volume che si entra nel fulcro della storia, proprio ora che l'arco narrativo raggiunge il suo apice.

Feyre ha raggiunto una nuova maturità, anche perchè lo richiede il suo ruolo di High Lady della Night Court, sa quali sono le sue responsabilità ed è determinata a fare del suo meglio.
Credo che in Acowar i personaggi abbiano tutti raggiunto tutti un nuovo grado di maturità, li abbiamo visti crescere e ora è come se finalmente ci apparissero per ciò che sono in maniera definitiva.

Ho amato come la Maas abbia dato molto più spazio ai giochi politici in questo libro, come abbia gestito i capitoli dedicati alla battaglie, perchè è facile annoiare il lettore magari perdendosi in particolari inutili. Qui l'autrice è riuscita a dare una visione d'insieme delle battaglie che ho molto apprezzato.

Certo, non manca lo spazio dedicato ai sentimenti, non potrebbe essere altrimenti, ma è stato calibrato in modo da dargli lo spazio necessario e senza indugiarvi inutilmente.

Ho amato conoscere gli High Lord delle altre Court, visitarle e ampliare così l'ambientazione che finora ci aveva regalato pochi scorci di una Prythian che promette tanto altro.

I personaggi sono stati tutti magnifici (a parte Tamlin che ho continuato ad odiare anche quando avrei dovuto parzialmente perdonarlo), sono stata contentissima di ritrovare Elain e Nesta, di poter leggere del loro cambiamento (in tutti i sensi) ma soprattutto di conoscerle maggiormente, dato che di loro sapevamo veramente pochissimo. Spero vivamente che due dei tre libri in programma riguardino loro.

Ma non sono le uniche a riservare sorprese, perchè anche se credevamo di conoscere personaggi come Mor finiamo lo stesso per stupirci delle nuove informazioni su di loro.

Grazie Sarah per aver dedicato più spazio ad Azriel, uno dei personaggi più sfuggenti della serie che in questo libro si è meritato un posto speciale nel mio cuore. Un libro anche per lui, please!

Ovviamente il mio lato prettamente fangirl ha ricevuto la giusta dose di ship, anche se (oltre i Feysand, of course) i miei preferiti restano Nesta e Cassian e se non arriverà un libro per loro due sarò molto, molto contrariata!

Menzione d'onore anche per Lucien che si è visto non quanto avrei creduto ma che continua a rimanere tra i miei personaggi preferiti.

La ship del nostro cuore, i Feysand, l'ho trovata messa un pochino in ombra rispetto al libro precedente, ma sarebbe stato assolutamente stupido dedicare tutto il volume per ribadirci quanto si amino e siano perfetti insieme. Insomma, per quello esistono le fanfic, in Acowar è arrivato il tempo dell'azione e su questo fronte siamo stati largamente accontentati.

Ancora una volta Sarah J. Maas ci regala un libro diverso dai precedenti, ma capace sempre di farci battere il cuore!
E ricordate, la serie continua nel 2018: ci aspettano ancora tre libri e due novelle!

P.s. avete visto come sono stata brava? Niente spoiler nel corso della recensione, miracolo!



Il mio voto:




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