lunedì 21 febbraio 2011

Mille splendidi soli - Khaled Hosseini

Mille splendidi soli
Kaled Hosseini

Trama: a quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat. Dalla sua kolba di legno in cima alla collina, osserva i minareti in lontananza e attende con ansia l'arrivo del giovedì, il giorno in cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema. Mariam vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa del padre, dove lui non la porterà mai perché Mariam è una harami, una bastarda, e sarebbe un'umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. Vorrebbe anche andare a scuola, ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come lucidare una sputacchiera. L'unica cosa che deve imparare è la sopportazione.
Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell'aprile del 1978. Aveva solo due anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il giorno del loro funerale, le è difficile piangere. Per Laila, il vero fratello è Tariq, il bambino dei vicini, che ha perso una gamba su una mina antiuomo ma sa difenderla dai dispetti dei coetanei; il compagno di giochi che le insegna le parolacce in pashtu e ogni sera le dà la buonanotte con segnali luminosi dalla finestra.
Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile. Dall'intreccio di due destini, una storia indimenticabile che ripercorre la Storia di un paese in cerca di pace, dove l'amicizia e l'amore sembrano ancora l'unica salvezza.

La mia opinione: ci sono dei libri che vanno letti perchè quando volterai l'ultima pagina saprai che ti è rimasto qualcosa dentro. Sono quei libri che ricorderai sempre con un sorriso e nonostante il passare degli anni occuperanno sempre un posto dentro di te.
"Mille spendidi soli" è un libro vero che ci racconta una realtà che forse potrà sembrarci assurda il più delle volte . Quelli che ci vengono mostrati sono una cultura ed un mondo diverso da quelli che conosciamo e per questo il desiderio di saperne di più è molto forte. Se poi lo si fà attraverso una storia come questa, staccarsi dalle pagine diventa molto difficile.
Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse di quanto siano e nemmeno lontanamente avrebbero immaginato che tra di loro si sarebbe potuto creare un legame più forte di quello tra una madre ed una figlia. E' questo legame che darà la forza ad entrambe di andare avanti in un paese dove la gente muore per strada mentre va a comprare il latte, i sibili dei missili rompono il silenzio della notte e le famiglie piangono i cari ormai perduti.
Le parole per descrivere questo romanzo non gli renderebbero giustizia perchè và letto e ogni sua pagina và assaporata.

Il mio voto:

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